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Piano Triennale PTPCT Toscana
Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2021/2023
PTPCT nelle Istituzioni Scolastiche della Toscana contenuto scaricabile

Il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza nelle Istituzioni scolastiche della Toscana 2021/2023  è stato pubblicato sul sito dell’USR per la Toscana nella sezione “Amministrazione Trasparente/Altri contenuti-corruzione”. Si tratta del Piano con cui si procede all’individuazione e all’analisi del rischio corruttivo connesso all’espletamento dei processi e delle attività per cui sono competenti le istituzioni scolastiche.

Con le Linee guida emanate con Delibera n. 430 del 13 aprile 2016, l’Autorità nazionale anticorruzione (A.N.AC.) ha dettato le indicazioni operative dirette a guidare le istituzioni scolastiche nell’applicazione delle disposizioni in materia di anticorruzione e trasparenza.

In particolare, tenuto conto delle peculiarità della dimensione scolastica, si affronta il tema

della individuazione delle due figure cui affidare gli incarichi di Responsabile della prevenzione della corruzione e di Responsabile della trasparenza.

In primo luogo, il D.Lgs. 97/2016 ha unificato in un solo strumento (il PTCPT) gli obblighi di

trasparenza delle amministrazioni pubbliche. Se nella generalità delle pubbliche amministrazioni le figure dei responsabili della trasparenza e dei responsabili della prevenzione della corruzione coincidono, nella scuola non è così. Infatti:

il DS è il responsabile della trasparenza nella scuola;
il Direttore dell’ufficio scolastico regionale (o il Dirigente ad esso preposto) invece, è il soggetto responsabile della prevenzione della corruzione.
Il Direttore generale USR è pertanto nominato Responsabile per la prevenzione della corruzione nelle Istituzioni scolastiche della Regione di appartenenza; la legge (L.190/2012) attribuisce a tale figura una serie di funzioni, tra cui la predisposizione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT). Con la predisposizione del piano, il responsabile individua tutte le misure organizzative finalizzate a prevenire il rischio corruzione e a formalizzare le buone prassi amministrative utili a favorire la diffusione della cultura dell’etica e dell’integrità

Accanto al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) operano i Referenti per la prevenzione della corruzione e tutti i dirigenti scolastici, con il compito di assicurare la concreta attuazione delle misure di prevenzione.

In particolare:

i Referenti (dirigenti amministrativi degli Uffici di ambito territoriale) hanno il compito di coadiuvare il Responsabile nel suo lavoro di monitoraggio sul rispetto delle misure dei Piani nonché di facilitare i flussi informativi nei confronti del RPCT da e verso le istituzioni scolastiche;
i DS devono attuare, rispettare e far rispettare le misure previste nel Piano al fine di prevenire il rischio di corruzione.  Hanno il compito di monitorare gli adempimenti degli obblighi in materia di trasparenza e di pubblicazione della propria istituzione scolastica, nonché di collaborare con il RPCT alla predisposizione della relazione annuale sui risultati del monitoraggio e delle azioni, fornendo dati e informazioni richiesti.
Anche il personale docente e ATA e collaboratori a qualsiasi titolo sono coinvolti in questo ambito, essendo chiaramente tenuti al rispetto delle direttive e delle prescrizioni contenute nel PTPCT.

Ciascun dipendente è tenuto al rispetto delle misure del PTPCT: la violazione di queste, infatti, costituisce illecito disciplinare.

Accanto al Responsabile della prevenzione della corruzione, operano i Referenti per la prevenzione della corruzione e tutti i dirigenti scolastici.


Di seguito i nomi dei referenti:

Il Direttore dell’USR per la Toscana, Ernesto Pellecchia, è il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza nelle istituzioni scolastiche nelle istituzioni scolastiche.
Il  Referente del RPC è Andrea Simonetti dirigente dell’Ufficio VIII (A.T. Livorno)
La Dirigente scolastica Manuela Mariani ha il ruolo di referente per la trasparenza ed è Responsabile della Trasmissione e pubblicazione dei dati all’interno dell’istituzione scolastica.
Il P.T.P.C.T. rappresenta lo strumento attraverso il quale l’amministrazione descrive il “processo” finalizzato ad implementare una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo ovvero all’individuazione e all’attivazione di azioni, ponderate e coerenti, capaci di ridurre significativamente il rischio di comportamenti corrotti. Esso, quindi, è frutto di un processo di analisi del fenomeno stesso e di successiva identificazione, attuazione e monitoraggio di un sistema di prevenzione della corruzione.
Le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza introdotte dalla c.d. legge anticorruzione si applicano anche agli istituti, alle scuole di ogni ordine e grado e alle istituzioni educative.
Le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza introdotte dalla c.d. legge anticorruzione (legge n. 190 del 2012), dai decreti attuativi e dal Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) approvato dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione, cui il legislatore ha trasferito interamente le relativa competenze) si applicano agli istituti, alle scuole di ogni ordine e grado e alle istituzioni educative. Lo scopo della disciplina è prevenire e contrastare fenomeni di corruzione e di cattiva gestione dell’interesse pubblico, attraverso misure che garantiscano il corretto esercizio della funzione pubblica. La trasparenza costituisce il modo in cui l’azione amministrativa si deve esplicare ed è misura di prevenzione della corruzione, definita come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni.

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